http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/lib...ore_per_te_.htmFinalmente qualcosa di nuovo, si sentiva proprio il bisogno d’un libro immerso nelle più frivole problematiche adolescenziali. Già dal titolo si intuisce che non si tratta d'un libro qualsiasi. Questo è un libro che mira a distinguersi -nel peggio, che tenta coraggiosamente di portare una ventata d'aria fresca nel panorama letterario.
O forse si tratta d'una zaffata di merda che arriva dritta dal cesso del più vicino autogrill.
Non a caso parlo di autogrill: perchè è lì che s'annidano, tra una Rustichella ed un pupazzo parlante, queste opere mostruose. Ma non solo lì, ahinoi: anche le librerie vere e proprie ne sono piene.
Pendono minacciose da scaffali che grondano banalità e frasi giàletteancorprimadiesserestatescritte. E i loro titoli, anemiche minaccie alla sensibilità estetica di chiunque, gridano un imperativo che si risolve in un sordo trionfo di "k".
Questo genere di spazzatura, quest'ennesima forma del peggio, questa "letteratura" pre-mestruale ci ricorda che il mondo fa schifo ancor prima che ce lo suggerisca Wilde, che sogghigna qualche scaffale più in là.
Ora, tralasciando che agli occhi d'un saggio ogni cosa è fonte di saggezza, mi dico: che qualcuno compri questo genere di libri è lecito. Ma è altrettanto accettabile che qualcuno sia dia pena di pubblicarli? In un'ottica imprenditoriale -ma non solo, certo. Quello che vi sprono a realizzare, però, non è che tali editori dovrebbero perdere l'occasione di spillare soldi a portatrici sane di stupidità. Per carità.
Voglio suggerire e sobillare, piuttosto, una ribellione silenziosa ed inutile che affondi le sue radici nelle profondità del Disgusto, nelle sconvolte distese d'un senso estetico intimamente insidiato ed assediato.
In definitiva, ciò che vi domando è: passando davanti ad un totem di un "Il mio cuore x te" a caso è lecito, ma soprattutto umano, strapparne qualche copia, sgualcire qualche copertina- ovviamente dopo aver eluso la sonnecchiante sorveglianza dei commessi di turno-?
La rifelssione parte da un'increspatura dello scempio cosmico, ma vuole in realtà essere più generale: un individuo che non abbia il qi pari a quello d'un'aragosta, può ignorare a tal punto il proprio sdegno? Sebbene nessuno di noi abbia la pretesa di censurare alcunchè, per quale motivo bisognerebbe resistere alle tentazione di far rovinare a terra un pila di quelle schifezze stampate?
La risposta che do io è: nessuno. Quindi, la prossima volta che l'ennesimo clone di 3msc vi si parerà innanzi e sarete travolti dal ribrezzo, non esitate a strappare qualche pagina random, non soffocate la vostra tensione verso la Bellezza. Anche e soprattutto perchè si tratta di gesti catartici, che aiutano a non trasformare un giro in libreria nell'ennesima risorsa per la gastrite.
E a chi obietta che, forse, sarebbe meglio esibire un'indifferenza radical-chic, replico che non si può ignorare la bellezza, nemmeno quando a scuoterci è la sua assenza.
O meglio, si può, ma non è
bello.